RESPONSABILITA’ E CONSAPEVOLEZZA CONTRO IL CORONAVIRUS

CE LA FAREMO !
L’AMORE E LA GENTILEZZA FERMERANNO LO TSUNAMI CORONAVIRUS

Post di Giuseppe Gambioli

L’umore generale degli italiani in questi pochi giorni è cambiato profondamente e si comprende molto bene se proviamo a guardare indietro anche i post di questo gruppo.
Ai primi ammalati di coronavirus i post per lo più erano rivolti alla ricerca di un colpevole, condizionati dall’azione dei leader politici ancora intenti ad accaparrarsi consensi.

Con l’aggravarsi della situazione e le prime misure di quarantena nella zona del focolaio primario, chi tentava di fare sciacallaggio è stato isolato e ha dovuto adeguarsi al sentimento di preoccupazione che ormai assaliva la maggioranza dei cittadini.

Tra questi anche i creatori di fake news e gli odiatori seriali a mano a mano hanno dovuto adeguarsi ad una crescente esigenza di conoscere seriamente la verità sul coronavirus, come comportarsi, ecc e dare finalmente credibilità alla scienza e ai ricercatori. Ma il cambiamento vero lo abbiamo avuto da quando ci si è resi conto che la situazione si aggravava giorno per giorno e tutti noi eravamo chiamati a fare la nostra parte da quando insomma abbiamo capito che lo Stato e le strutture sanitarie da sole non avrebbero potuto arginare questo tsunami mortale ed invisibile e il nostro comportamento individuale avrebbe determinato il successo o la catastrofe epidemica dell’intera nazione.

Da quel momento siamo diventati consapevoli, responsabili e stiamo dando la dimostrazione di essere un grande popolo che collabora e ha fiducia in chi decide e segue le indicazioni ferme delle istituzioni, degli scienziati e dei medici. Abbiamo superato definitivamente anche le ultime resistenze contrastanti tra i catastrofisti e superficiali che disorientavano e frastornavano gli italiani.
Ora sappiamo cosa dobbiamo fare, quali sono i nostri doveri e il percorso che dobbiamo seguire per raggiungere l’uscita dal tunnel e vedere finalmente la luce.

Molti sono dell’opinione che il mondo non sarà più come prima, che ognuno di noi uscirà diverso e molto probabilmente sarà così. Nel momento del bisogno, dopo una grande catastrofe, cadono tutte le barriere e si diventa tutti uguali e lo vediamo proprio dalle tante iniziative spontanee e senza scopo se non di aiutare chi soffre di più, chi ha più bisogno.
Non dimenticheremo il dolore dei cari, di un figlio, di una moglie di chi muore in isolamento, che gli viene impedito quell’ultimo saluto, quel semplice incrociarsi dello sguardo, una carezza.

Come non dimenticheremo l’impegno eroico del personale sanitario che è chiamato a decidere in una situazione di emergenza senza precedenti il destino di tante vite.

Sembra incredibile ma la società di colpo è migliore, più umana.
Il giovane aiuta l’anziano a fare la spesa, i figli preoccupati più per i genitori che per sé stessi, gli appelli accorati a donare il sangue, i flash mob dalle finestre e dai balconi, senza contare un nuovo sentimento che corre sulla rete in cui tutti si prodigano per poter dare qualcosa.

Siamo sulla buona strada poiché si e creata un’atmosfera magica e sinergica in cui prevale la gentilezza e l’amore per l’altro, per il più debole e che ci farà superare tutti insieme qualsiasi ostacolo.

Il Coronavirus ancora non è alle nostre spalle, ancora è temibile ma sapremo tenere duro con serenità e grande determinatezza finché non sarà definitivamente debellato perché siamo una grande nazione e orgogliosi delle nostre istituzioni come del nostro sistema sanitario, dei nostri medici e dei nostri politici che sono tornati a valorizzare la competenza, grande valore della nostra nazione.

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