SANITA’ UNA PRIORITA’ ASSOLUTA

PERCHE’ LA GERMANIA NON UTILIZZERA’ IL MES

di Giuseppe Gambioli

Voglio riprendere la questione dei 36 miliardi del MES (2% del Pil ) perché il Parlamento italiano si dovrà esprimere se utilizzarli oppure no. Il dibattito che si è svolto finora sembra più ideologico che di sostanza. In particolare i partiti populisti e ostili all’Ue considerano il Mes una trappola per topi preparata da Germania e Francia, pronte ad azzannarci appena “catturati”. Inoltre paventano il percorso drammatico della Grecia, come se i problemi di quel Paese fossero stati provocati da questo strumento finanziario e non dalla cattiva gestione nazionale al punto di falsificare i propri bilanci.

Quando si ricorda la Grecia ci si dimentica che il Mes è stato utilizzato da ben altri 5 Stati: la Grecia con 217 miliardi, 50 al Portogallo, 41 alla Spagna (usati, solo in parte, per la ricapitalizzazione delle banche spagnole e forse avremmo fatto meglio ad utilizzarlo anche noi ed evitato la catastrofe di tanti nostri istituti), 18 all’Irlanda e 6 a Cipro. Tutti questi Paesi grazie al Mes hanno evitato di indebitarsi ulteriormente evitando tassi sicuramente più alti.
Ci si dimentica inoltre di dire che questi 36 miliardi oggi sono svincolati dalle precedenti norme stringenti e dal controllo della Troika. Un finanziamento senza condizioni eccetto quello di spenderli nel settore sanitario e suoi affini. In poche parole le condizioni sono uguali per tutti, le stesse per tutti i Paesi, mentre prima ogni Stato aveva le sue specificità e quindi condizioni mirate e diverse da Stato a Stato. La Spagna come detto aveva specificità ben diverse da quelle della Grecia.

Ora, poiché il rafforzamento del Sistema Sanitario nazionale è una priorità assoluta e con il Covid-19 ormai è chiaro a tutti che la sanità non è un costo bensì un investimento, l’Italia non potrà esimersi dall’investire massicciamente sulla sanità e se liberiamo la mente dai pregiudizi e ideologie strumentali rimane l’aspetto economico e capire se questo strumento finanziario conviene o no.
Più economisti si sono pronunciati nel merito, vedi Carlo Cottarelli, e conti alla mano si comprende che con questo prestito in 10 anni il risparmio per le casse dello Stato sarà di 7 miliardi.

Ora alcuni obiettano che la Germania e i Paesi Bassi non li utilizzeranno e quindi sotto c’è la fregatura, ecc, ecc. Sul Corriere della Sera di ieri Lorenzo Smaghi spiega molto bene il motivo. L’Ue ha un ottimo rating e riesce ad indebitarsi sul mercato a tassi negativi, mentre l’Italia i titoli con scadenza a 10 anni, paga un tasso del 1,8%, questa differenza di tasso (0,13% il tasso del prestito a 10 anni del Mes) farebbe risparmiare all’italia 700 milioni all’anno (7 miliardi in totale, circa il 20% dell’intero prestito). Ora più il costo dei titoli di uno Stato è basso e meno sarà il vantaggio. La Spagna ad esempio ha un tasso dello 0,8% e il risparmio non sarà del 20% come per l’Italia ma solo dell’8%, la Germania e i Paesi Bassi hanno un tasso negativo e quindi al posto di un vantaggio avrebbero addirittura più costi. Ecco spiegato perché la Germania non ha alcun interesse a questo prestito, è solo un motivo di opportunità, non c’è dietro alcuna trappola e avvantaggia più l’Italia che altri Paesi e sarebbe assurdo, nelle condizioni economiche in cui ci troviamo, gettare dalla finestra 7 miliardi per un’ opposizione ideologica senza alcun fondamento.

Ma Smaghi va oltre a questo semplice calcolo e ipotizza che con la rinuncia al Mes potrebbe aumentare il rischio d’instabilità finanziaria, essere soggetti a manovre speculative maggiori con un aumento dello spread e del costo per l’economia italiana.

In questo caso avremmo amplificato i nostri problemi, ci troveremmo senza i 36 miliardi del Mes, con i costi più elevati e il rischio concreto di non realizzare il potenziamento della nostra sanità, benché a parole tutti diciamo che è una priorità assoluta.

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