REGIONI : TERZO MANDATO TRA DEMOCRAZIA E POTERE
La riflessione
di Paola Bergamo
La questione dei Governatori regionali e dello scontro in seno alla maggioranza, apre alla riflessione tra Democrazia e Potere.
La questione riguarda il terzo mandato.
La Lega punta al terzo mandato per le regioni al fine di salvare i propri Governatori.
In realtà non si sta affatto affrontando un tema per il bene dei territori, della popolazione e del Paese. Si sta consumando l’ennesimo braccio di forza tra le forze politiche a Roma.
I rumors danno pure trovata la moneta di scambio e il compromesso raggiungibile: la Sardegna a FdI ( accontentando Meloni) e in Veneto la riconferma di Luca Zaia accontentando la Lega e Salvini che si avvale di Crippa come cuneo.
Lo scontro in atto, è il solito: giochi creati a tavolino ( altro che decisione dei cittadini) espressione di quel braccio di ferro all’interno delle forze di maggioranza dove si gioca l’affermazione del “comando” che però palesa e riconferma quale é l’idea stessa di gestione di potere cioè quello che preserva se stesso e che assurto nel ruolo non intende lasciare mai lo scranno, in barba al principio democratico per cui è invece decisivo, per tante ragioni, il ricambio! Infatti, ancorché si governi bene, nelle più grandi democrazie del mondo non è un caso che vi sia il limite del secondo mandato (!)….
Se pensiamo alla Democrazia e a alle regole, e guardiamo per esempio al Veneto, il Presidente Luca Zaia ( nulla di personale al suo riguardo) ma é in Consiglio Regionale dal 2005, anno in cui diviene Vice Presidente della Regione, ora siamo nel 2024 e nel frattempo sono trascorsi anche 10 anni da Governatore.
Al di la della valutazione sulla bontà o meno della gestione amministrativa in terra veneta ( basterebbe aprire il capitolo Sanità, un tempo fiore all’occhiello del Veneto, per palesare che non è affatto tutto oro ciò che viene fatto apparire luccicare (!), resta il fatto che a volte sembra voler garantire agli stessi un tempo “illimitato”….