PARTONO I CONCORSI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

IL CONCORSO DI BRUNETTA BRUCIATO DAL GOVERNO CONTE 2

Un commento di Franco Torchia
Il Ministro Brunetta ieri si è lamentato della scarsa partecipazione al cosiddetto Concorso per il Sud bandito per il reclutamento a tempo determinato di 2.800 unità di personale specializzato per la gestione dei fondi europei e quindi da assegnare con ruolo di coordinamento nazionale nelle autorità di gestione e negli organismi intermedi delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le procedure di concorso sono state affidate al Formez per velocizzare i termini di svolgimento e per poter procedere alle assunzioni entro poche settimane.
Le linee guida fissate dal Governo Conte 2 prevedevano l’immissione di profili professionali specialistici nelle amministrazioni del Sud, attraverso una preselezione per titoli ed esperienza professionale, distinta per i diversi profili del concorso e finalizzata all’ammissione ad una sola prova scritta selettiva.
La richiesta di particolari titoli ha tenuto fuori tutti i neolaureati con lauree triennali dalla possibilità di partecipare alla prova scritta, per cui si è determinata una situazione nella quale le domande pervenute per i cinque profili sono state complessivamente 102.739, ma soltanto 8.586 avevano i requisiti previsti dal bando e alle prove scritte che si svolte la scorsa settimana si sono presentati soltanto in 5.646.
La partecipazione è stata più alta per il profilo di esperti tecnici e per gli esperti in gestione e rendicontazione e controllo.
Scarsi invece i partecipanti per il profilo di esperto analista informatico.
Questo dimostra quanto sia difficile nel nostro Paese trovare le professionalità necessarie per dare all’Amministrazione statale quella spinta necessaria ad avviare la completa digitalizzazione della macchina burocratica.
Mi auguro che a Brunetta l’esperienza insegni qualcosa soprattutto in vista dei bandi per l’assunzione di personale specializzato dedicato alla realizzazione degli interventi previsti dal Recovery plan.
Se queste sono infatti le premesse avremo sicuramente un serio problema per mantenere gli impegni assunti in Europa con il rischio di perdere i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza.
E’ assolutamente necessario quindi che il ministro Brunetta si preoccupi urgentemente non solo delle figure professionali da reclutare ma di ampliare attraverso le modalità di selezione la platea dei partecipanti ed avviare rapidamente anche in fase preselettiva, attraverso il Formez o altri organi competenti, una approfondita formazione per la costruzione dei profili specifici richiesti.
Ciò consentirebbe a molti più candidati di accedere alle eventuali prove scritte, decisive per l’assunzione delle figure richieste.
La politica oggi più che mai è chiamata a svolgere attraverso gli strumenti adeguati una forte attività promozionale per sensibilizzare i giovani a scrollarsi di dosso la condizione di vita a cui ci ha abituati questo lungo periodo di pandemia e soprattutto ricreare le giuste motivazioni per riscoprire la dignità che un lavoro può dare in alternativa al pensiero dominante che sia più facile percorrere la strada delle varie forme di assistenzialismo.
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