MARIO BERGAMO : UN CAMPIONE DEL BENE COMUNE – PARTE III

FU L’ULTIMO SEGRETARIO NAZIONALE DEL PARTITO REPUBBLICANO SOTTO LA MONARCHIA

Pubblichiamo la terza ed ultima parte del ricordo della figura di Mario Bergamo che fu l’ultimo Segretario nazionale prima che il Partito Repubblicano andasse in clandestinità.

 

LAICISMO INTEGRALE E UNA EUROPA FEDERALE

Mario Bergamo- La France et l’Italie sous le signe du Latran  ou La Rèpublique Fèdèrale Franco-Italienne sous le signe du laicisme integral “ – Edizioni S.E.P.I  Parigi 1931 , ripubblicato nel 1965 ad un lustro dalla morte col titolo Laicismo Integrale edito dalla Associazione Mazziniana.


Dice  Vittorio Parmantola nell’introduzione: Ripubblichiamo questo scritto di Mario Bergamo perché ha conservato, oltre il permanere del Concordato, gran parte della sua attualità; né d’altra parte la caduta del Concordato esaurirebbe i valori perenni del laicismo….lo scritto testimonia il tormento spirituale di un uomo assetato di verità, di libertà, di giustizia; di un uomo che amò la sua Patria e tutta l’Umanità; che non appartiene al novero di coloro che sanno mettere a frutto –in oro e onori- i loro meriti; che preferì il travaglio della ricerca alla quiete del conformismo, l’esilio alla resa; che ebbe bagliori di intuizioni e sdegnose ribellioni morali; che agì sempre in buona fede, pagando di persona; che si espresse in forme che al loro apparire fecero gridare al paradosso.
Ma ora col distacco degli anni, ci accorgiamo che egli ha sovente anticipato le nostre disilluisioni”.

Mario Bergamo predica il Laicismo Integrale , un laicismo che esige rispetto in funzione del rispetto che rivendica per ogni manifestazione spirituale e quindi anche religiosa- la quale è questione individuale e di coscienza.
Mario Bergamo procede dalle prime comunità cristiane, dal comunismo delle catacombe per giungere alla novissima intuizione: il comunismo non è necessariamente russo e staliniano e non è meno cristiano che marxista…e a completare Tertulliano :”Ogni anima è naturalmente cristiana, ogni cristiano è naturalmente comunista, ma il cristianesimo delle origini fu perseguitato dai poteri del tempo perché rivoluzionario: un comunismo destinato a passare al “laicismo integrale” che è soprattutto reazione alla lunga alleanza delle Chiese con i poteri di sopraffazione.
La Chiesa è sempre stata di turbamento nei rapporti tra Francia ed Italia e non lo è stata meno nei rapporti Italo-Europei in generale.
La Chiesa romana inquieterà l’Europa…la Chiesa è vorace ma lenta e paziente…del resto anche la costruzione dell’Europa è lenta e paziente.. la Chiesa tenterà altri mezzi : non sono certo i mezzi che le mancano…anche se proclama che il suo regno non è di questo mondo,,,,essa è portata a chiedere che lo Stato divida con lei certi poteri o che glieli ceda…D’altra parte, siccome lo Stato – feudale, borghese o capitalistico- è per sua stessa natura autoritario e conservatore, sovente domanda di meglio che intendersela con San Pietro.
La lotta per la laicità deve sempre essere di moda perché la Chiesa e la sua potenza sono sempre di moda….
Un laicismo perciò che necessario sul piano Nazionale ed Internazionale .

E riguardo all’Europa :”Gli stati uniti d’Europa sono stati , e da sempre, nel programma del Partito Repubblicano….Come non ho atteso, per scoprire e amare la Francia, d’esservi spinto dal Fascismo, così non ho atteso l’immensa guerra civile che è stato il 1914.1918 per scoprire l’Europa.
E’ stata talmente una guerra civile che dopo Versaglia si pone non tanto il problema della pace militare quanto della pace civile europea. Per poco che questa distinzione abbia senso.
Mario Bergamo prospettava una Repubblica federale franco italiana , come centro di irresistibile polo d’attrazione verso la costruzione degli stati uniti d’Europa ed aperta ad ogni altro popolo che volesse federarvisi. Questo non intendendo preferire una intesa per così dire regionale , ma come cammino verso l’organizzazione concertata di tutte le Nazioni europee.
Il concetto di Unione Europea rischia di rimanere una espressione vuota così come quella di Stati Uniti d’Europa, sembra voler dire tutto per non fare e non cominciare nulla.
E con l’unione europea succede quello che succede col disarmo, nessuno vuol cominciare. Poiché si teme che l’ingiustizia degli altri o quella di cui gli altri sono vittime…
La questione che si pone in seno alle nazioni europee è insieme- e per non parlar d’altro, una questione politica e una questione sociale. Come questione politica essa concerne l’organizzazione amministrativa dell’Europa; come questione sociale, attiene i rapporti tra i popoli tra loro, ogni popolo considerato come una classe.
A proposito di Europa Federale sosteneva che una unione federale, in primis tra Francia ed Italia, fosse…”una soluzione integrale, perfetta…esempio di attrazione per tutti gli altri. Fare in modo che un’azione possa servire di regola alla azione degli altri stati….questo è conforme al principio cristiano e kantiano che reclama valore universale ….del resto, unioni parziali esistono già da lungo tempo ..una federazione Franco Italiana sarebbe cos’ feconda e non rappresenterebbe un pericolo per la pace…ad ogni modo il contrario di Parigi o Roma non sarebbe Berlino. Berlino è la capitale di un grande popolo, malgrado la sua mania di Kolossal, sintomo, talvolta, di squilibrio intellettuale . Sono parole scritte nel 1931 (!) e ancora il mondo non aveva visto l’orrore che di lì a poco si sarebbe scatenato devastando l’Europa.
E ancora in tema d’Europa, trattandosi di stati invocava il metodo riformista: …occorre procedere per gradi differenti di intensità, passare da un problema generale e comune ad un altro generale e comune,,,Ogni qualvolta gli stati hanno tentato di regolare le difficoltà mediante formulazioni applicabili alla produzione e al commercio hanno fallito. E sarebbe lo stesso anche con le formule politiche. Come gli armamenti non garantiscono la sicurezza, il disarmo materiale non assicurerebbe da solo la pace. La Pace non verrà che dallo spirito.…Scriveva Tucidide che la forza dello stato NON  è nelle fortificazioni, né sulle navi, MA NEI SUOI UOMINI…ma la coscienza degli uomini ha tanto progredito e solo la giustizia è garanzia della pace…
L’unione è un fine più che un mezzo; un fine più che un inizio e qualora si considerasse il problema in altro modo e si giungesse a una qualsiasi unione, le lotte inter-statali di oggi non diventerebbero che maggiormente lotte intestine.
La pace internazionale si edifica sulla giustizia internazionale e il problema della pace europea è il problema sociale dell’Europa. Occorre sostituire l’equilibrio dei diritti all’antagonismo delle forze, mentre è precisamente lo squilibrio dei diritti a minacciare l’antagonismo delle forze…”

Da un frammento del 1932 pubblicato Non si può volere la pace e insieme conservare i frutti della guerra. Il diritto di Sovranità ha da essere di Diritto Pubblico interno, la SOVRANITA’ vera e propria risiendendo nella comunione di Stati.
Mazzini amava risolvere i problemi superandoli…non spostandoli…SPOSTAMENTO è quello che fanno da sempre i governi europei dal 1919 con risultato di fare dei loro popoli dei disperati o dei cinici.
SUPERAMENTO: fare in modo che ogni problema che si pone tra i popoli europei sia elemento d’un problema unico: L’Europa, un problema europeo….

 

Print Friendly, PDF & Email