MORTO IL DISSIDENTE RUSSO NAVALNY
di Paola Bergamo
Si é spento, sembrerebbe per una embolia, a soli 47 anni e dopo una passeggiata, il dissidente politico russo Aleksej Navalny, grande oppositore di Putin, che era stato recluso nella colonia penale artica di Kharp, a 2 mila chilometri da Mosca.
Si ricorderà che, dopo l’avvelenamento subito 4 anni fa, fu ricoverato e assistito a Berlino.
Avrebbe potuto restare all’estero ma decise di far ritorno in patria e continuare la sua lotta consapevole che avrebbe potuto costargli la vita.
Fonti ufficiali russe confermano che sono state avviate le indagini sulla morte del politico che continuava anche a denunciare le insostenibili condizioni carcerarie.
Nel remoto carcere russo era impossibilitato a comunicare con l’esterno; isolato, lontano da tutti era costretto a vivere in una cella di due metri per tre da cui sapeva che, probabilmente, non sarebbe potuto uscire più.
A marzo 2024 la Russia è uno dei Paesi che andrà alle urne e dovrà decidere chi sarà il nuovo presidente della Federazione.