IL PARLAMENTO EUROPEO HA APPROVATO IL REGOLAMENTO PER IL RECOVERY FUND

Il commento di Franco Torchia

DRAGHI FACCIA PRESTO ! L’ITALIA NON PUO’ ESSERE SEMPRE L’ULTIMA !

Oggi il Parlamento europeo con l’84% dei voti ha approvato il regolamento per il Recovery Fund.
Si tratta delle regole di attuazione del NextGenerationEU, il fondo europeo da 672,5 miliardi di euro, voluto dalla Commissione europea per sostenere i Paesi maggiormente colpiti dal Covid-19 con programmi di contrasto e soprattutto per il rilancio economico.
Sono fondi da erogare entro il 2027. Di questi, 312,5 miliardi saranno sussidi mentre 360 miliardi di euro saranno distribuiti in forma di prestiti a tasso agevolato.
Il Regolamento di governance, in inglese Recovery e Resilience Facility (RRF), contiene tutti i dettagli sul valore degli aiuti e definisce obiettivi, tempi, metodi di elargizione delle risorse e condizioni imposte agli Stati beneficiari per usufruirne.
Nei prossimi giorni sarà ratificato dal Consiglio europeo ed entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della UE.
Rappresenta la guida che ogni Stato membro deve seguire per ottenere i fondi a disposizione e fissa le date e l’iter da seguire.
In particolare fissa al 30 aprile 2021 la data ultima entro la quale gli Stati membri dovranno presentare i Piani nazionali (Recovery plan), con la possibilità di modificarli in una fase successiva.
L’Italia quindi ha meno di 50 giorni per preparare il proprio Recovery Plan e presentarlo giusto entro il termine di scadenza.
Nei due mesi successivi la Commissione europea dovrà esaminarli e poi successivamente li trasmetterà ai tecnici dell’Ecofin i quali dovranno approvarli definitivamente entro due settimane.
Tenendo presente questi termini i primi fondi potrebbero arrivare già nel mese di luglio.
Il nuovo governo presieduto da Mario Draghi avrà quindi poco tempo per rispettare le date e predisporre un piano che abbia il “giusto equilibrio tra riforme ed investimenti” come richiesto dalla Commissione.
Di fronte a queste impellenti scadenze c’è ancora chi gioca a nascondino e vorrebbe allungare i tempi per la soluzione della crisi.
Ma a sentir loro, ahimè, sono “Responsabili” !
Proviamo un attimo ad immaginare in quale caos l’Italia si sarebbe trovata se il Capo dello Stato avesse deciso di sciogliere le Camere per indire nuove elezioni.
Dopo le notizie del Pil a meno 9% ed il crollo della produzione industriale dell’11,5%, il nostro Paese non può più aspettare.
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