“UN’AGENZIA PER LO SVILUPPO DELLA LOCRIDE”. LA PROPOSTA DELL’IMPRENDTORE MARCELLO ATTISANO

RIPARTIAMO DAL SUD : MANIFESTAZIONE A SIDERNO DI CGIL-CISL-UIL

Grande appuntamento in piazza a Siderno lunedì 26 luglio alle ore 20.30 per i Segretari generali Landini, Sbarra e Bombardieri.

Si rinnova l’impegno sindacale per il Sud.

Dalla Calabria la ripartenza, per il lavoro, lo sviluppo, la legalità.

L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione del governo, per porre fine alle emergenze regionali.

Dall’amico imprenditore e storico repubblicano calabrese Marcello Attisano riceviamo questo contributo con il quale lancia una importante proposta per dare una svolta al territorio della locride.

 

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Non è una cosa di tutti i giorni vedere i vertici del sindacato italiano in un incontro qui a Siderno, cuore e motore economico di tempi belli per la Locride. Ma l’evento, mi permetta, diventa davvero speciale se si considera che due su tre dei segretari generali sono “Locridei”.

Si Locridei, di quel territorio tanto “chiacchierato” e  sempre alla ribalta per fatti di cronaca.

Questo, non dà merito però a quanti, come loro,  “illustri cittadini” locridei e calabresi” nel mondo, del lavoro e della legalità, hanno fatto la propria bandiera ma soprattutto, per tutti quei giovani che con la schiena dritta, sono sempre nella spasmodica ricerca di un’occupazione giusta che tarda ad arrivare.

Se l’evento sindacale diventa un segnale eccezionale, come dicevo prima, l’azione che si aspetta in questo contesto territoriale, dovrebbe avere lo stesso effetto speciale per aprire una nuova pista di opportunità, di iniziative che incidano con certezza nel mercato del lavoro “Locrideo” e calabrese per rigenerare un nuovo tessuto sociale ed economico. In buona sostanza, il forte segnale sindacale dell’incontro del 26 luglio diventi uno scossone al territorio, alle istituzioni ma soprattutto richiami l’attenzione del governo e le proposte che ne deriveranno, siano attentamente valutate e non buttate sul tappeto, come purtroppo, per decenni, abbiamo assistito in “enciclopedie di promosse.”

  Dico queste cose perché a furia di sentire promesse da un lato e vedere spoliazioni dall’altro su tutti i fronti (basta ricordare in questo contesto pandemico la sanità, o i siti archeologici, lasciati come Paolo Orsi li ha scoperti all’inizio dello scorso secolo, la logistica, le strade, le scuole).

Eppure, la Calabria e in particolare questo territorio che è il più longevo con 3000 anni di storia è diventata “senz’anima” e, quelle piccole conquiste fatte fino agli anni 80/90, strategicamente e volutamente per non dire chirurgicamente sono state tagliate, spoliate man mano che gli ultimi partiti politici abbassavano le saracinesche per il nuovo “illuminismo del nulla che avanzava e che purtroppo, ha “piallato” la locride e la Calabria lasciandola senza un solo rappresentante di “spessore” in parlamento e di conseguenza nei vari governi. E su questo fronte, come potranno mai arrivare o fare scelte razionali dei fondi del Recovery se non c’è un anello tra la base e la classe dirigente del Paese?

Intanto, “gli investimenti del Recovery sono ben fatti e gli effetti produrranno un aumento di produttività, occupazione e faranno ripartire l’Italia ” si dice in tutte le lingue. Ma, in tutto questo contesto, se non parte il Sud per unire il Paese attraverso quel filo conduttore che si chiama lavoro e sviluppo, la vedo davvero dura, specie se l’azione rimarrà vincolata a vecchie politiche predatorie e non si creerà qualcosa di nuovo ben strutturato partendo dalla fiscalità di vantaggio per far crescere l’imprenditoria di questo profondo Sud ancora embrionale.

Che accanto alla fiscalità di vantaggio, di cui l’ex ministro Provenzano iniziava a ragionare e che di recente anche lo stesso premier Mario Draghi più volte si è soffermato, io credo, che se si vuole far crescere il tessuto imprenditoriale in Calabria sia fondamentale e necessario potenziare le tendenze naturale delle peculiarità del territorio, credere insomma nella “materia prima” del turismo che la Calabria dispone e che nessuno potrà mai portare via. A meno che, con i nuovi investimenti, su questo territorio turistico per eccellenza, non si vogliano installare impianti chimici ed industriali e su questi punti bisogna assolutamente alzare la guardia.

Per concludere, sono convinto, che Pierpaolo Bombardieri e Luigi Sbarra daranno e faranno pesare il loro ruolo sindacale e, insieme a Maurizio Landini, daranno una mano alla Calabria e per rafforzare l’azione, per questo territorio di “frontiera mi permetto di lanciare  l’idea, di creare un’Agenzia per lo sviluppo della Locride, un’Agenzia no-profit, tanto per essere chiari, ma fruttuosa nella sostanza, che miri innanzi tutto ad indicare una linea di sviluppo reale, con report pubblici, che traccino tutte le iniziative in un’azione unitaria, coesa e vera, perché se parte il lavoro nella Locride insieme alla Calabria parte la società civile e il percorso di crescita sarà costante tra i tanti giovani che finalmente, potranno trovare occupazione a casa loro, anche in questa bellissima, “chiacchierata” terra, chiamata “Locride”.

 Marcello Attisano – imprenditore della Locride

 

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